Mekinist per il trattamento del melanoma con mutazione BRAF V600 non-resecabile o metastatizzato


Mekinist è un antitumorale impiegato per il trattamento di pazienti adulti affetti da melanoma che si è diffuso in altre parti del corpo ( metastatizzato ) o che non può essere rimosso mediante intervento chirurgico.
Mekinist è destinato unicamente ai pazienti in cui le cellule del melanoma sono state esaminate e hanno evidenziato una particolare mutazione nei geni chiamati BRAF V600. Mekinist contiene il principio attivo Trametinib.

Il trattamento con Mekinist deve essere iniziato e supervisionato da un medico esperto nell’uso di farmaci antitumorali. Mekinist è disponibile in compresse ( 0.5 mg, 1 mg e 2 mg ). Viene somministrato a una dose raccomandata di 2 mg una volta al giorno, da assumere alla stessa ora ogni giorno. Deve essere preso senza cibo, almeno 1 ora prima o 2 ore dopo il pasto. Potrebbe essere necessario sospendere o interrompere il trattamento, o ridurre la dose, se il paziente manifesta alcuni effetti indesiderati, come eruzione cutanea grave.

Nei melanomi con mutazione BRAF V600, è presente una forma anomala della proteina BRAF, che attiva un’altra proteina denominata MEK, coinvolta nella stimolazione della divisione cellulare. Ciò favorisce lo sviluppo del tumore, consentendo la divisione incontrollata delle cellule.
Il principio attivo contenuto in Mekinist, Trametinib, agisce bloccando la MEK direttamente e impedendone l’attivazione da parte di BRAF, rallentando così la crescita e la diffusione del tumore.
Mekinist viene somministrato unicamente ai pazienti il cui melanoma presenta una mutazione BRAF V600.

Mekinist è stato studiato in uno studio principale, che ha coinvolto 322 pazienti con melanoma che si era diffuso ad altre parti del corpo o che non poteva essere rimosso chirurgicamente e il cui melanoma aveva la mutazione BRAF V600.
Mekinist da solo è stato confrontato con i farmaci antitumorali Dacarbazina ( Deticene ) o Paclitaxel ( Taxol ) e la misura principale di efficacia era la sopravvivenza dei pazienti fino al peggioramento della malattia ( sopravvivenza libera da progressione ).
In questo studio, Mekinist è risultato più efficace di Dacarbazina o Paclitaxel nel controllo della malattia: i pazienti che assumevano Mekinist vivevano in media 4,8 mesi senza un peggioramento della malattia, contro 1.5 mesi per i pazienti trattati con Dacarbazina o Paclitaxel.

Mekinist è stato studiato anche in associazione con il medicinale Dabrafenib ( Tafinlar ), ma gli studi non hanno dimostrato in modo convincente la superiorità della associazione rispetto a Dabrafenib in monoterapia: nello studio in associazione principale, la sopravvivenza libera da progressione media è stata di 9.3 mesi nei pazienti trattati con l'associazione, rispetto a 8.8 mesi nei pazienti che assumevano Dabrafenib in monoterapia.

In un ulteriore studio, Mekinist non ha dimostrato alcun beneficio quando è stato somministrato a pazienti che non avevano risposto al trattamento precedente con un altro medicinale chiamato inibitore BRAF.

Gli effetti indesiderati più comuni con Mekinist ( che possono interessare più di 1 persona su 5 ) sono eruzione cutanea, diarrea, affaticamento, edema periferico ( gonfiore, soprattutto delle caviglie e dei piedi ), nausea e dermatite acneiforme.

Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha deciso che i benefici di Mekinist sono superiori ai rischi e ha raccomandato che ne venisse approvato l’uso nell’Unione Europea.
Il Comitato ha ritenuto che Mekinist, utilizzato da solo, avesse dimostrato un beneficio clinicamente rilevante nei pazienti il cui Il melanoma presentava una mutazione BRAF V600, rispetto a Dacarbazina o Paclitaxel.
Tuttavia, il CHMP non era convinto che Mekinist producesse un beneficio se utilizzato in associazione con il medicinale Dabrafenib, o in pazienti che non avevano risposto al trattamento precedente con un inibitore BRAF, e non ha quindi raccomandato questo utilizzo sulla base dei dati attualmente disponibili.
In termini di sicurezza, gli effetti indesiderati sono stati considerati accettabili e gestibili con misure appropriate. ( Xagena2014 )

Fonte: EMA, 2014

Dermo2014 Onco2014 Farma2014


Indietro

Altri articoli

Nella parte 1 dello studio COLUMBUS, i pazienti con melanoma avanzato con mutazione BRAF V600 sono stati assegnati in modo...


L'analisi primaria dello studio di fase 3 IMspire150 ha mostrato un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione ( PFS )...



Il melanoma con mutazione BRAF trattato con inibitore BRAF +/- MEK ( terapia mirata ) ha un alto tasso di...


I dati preclinici hanno indicato che la combinazione di un anticorpo anti-PD-1 più Dabrafenib e Trametinib presenta un'attività antitumorale superiore...


Il trattamento combinato con inibitori di BRAF e MEK ha dimostrato benefici sulla sopravvivenza libera da progressione ( PFS )...


Lo studio IMspire150 ha valutato il trattamento di combinazione di prima linea con inibitori BRAF più MEK e terapia del...


Braftovi, il cui principio attivo è Encorafenib,.trova indicazione nel trattamento di certi tipi di cancro le cui cellule presentano una...


Il sequenziamento ottimale degli inibitori del checkpoint immunitario e la terapia mirata per il melanoma con mutazione BRAF V600E/K non...


Lo studio CheckMate 066 ha esaminato la monoterapia con Nivolumab ( Opdivo ) come trattamento di prima linea per i...